Luogo di realizzazione: Emilia Romagna-Sardegna (Bologna, Modena, Parma, Cesena, Forlì, Oristano, Sassari, Cagliari, Macomer, Nuoro)
Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri
Durata Progetto: 12 mesi (febbraio 2014-febbraio 2015)
Sintesi del Progetto.
La sovranità alimentare è un principio fondamentale a livello mondiale. Il progetto “Apriti Sesamo” intende sviluppare una proposta di informazione tesa a promuovere comportamenti più consapevoli, l’attuazione di pratiche di produzione sostenibili, una riduzione dell’impronta ecologica dei cibi e di lotta agli sprechi.
L’Obiettivo generale è quello di contribuire alla costruzione di una cultura che prediliga regimi alimentari ed agricoli definiti dal basso, dai produttori e dai consumatori, sostenibili a livello ambientale, rispettosi della cultura e della tradizione dei contesti di riferimento.
L’Obiettivo specifico è quello di rendere l’opinione pubblica ed, in particolare, i giovani, in Emilia-Romagna e Sardegna, coscienti della centralità del tema della sovranità alimentare, identificandola come una priorità per lo sviluppo, capace di avvicinare i sud e i nord del mondo.
Beneficiari Diretti:1) 4000 studenti e 500 insegnanti delle scuole di I e II grado, 2)20 studenti della facoltà di Scienze della Formazione 3) 20 associazioni emiliano-romagnole e sarde messe in rete sulle tematiche legate alla sovranità alimentare, 4) 600 studenti delle facoltà di agraria di Bologna e Sassari, 5) 6000 cittadini coinvolti nei sette eventi regionali e nei due eventi di lancio e chiusura progetto. Indiretti:Opinione pubblica coinvolta in occasione degli eventi; istituzioni e amministrazioni locali.
Le attività previste dal Progetto sono:
 2 incontri nazionali sulle tematiche della sovranità alimentare declinate secondo le parole chiave di agricoltura urbana, sementi, accesso alla terra e lotta allo spreco;
 Partecipazione a 7 eventi in Sardegna ed Emilia-Romagna;
 Realizzazione di 1 prodotto multimediale;
 12 incontri da 2 ore con i tirocinanti della facoltà di Scienza della Formazione di Bologna;
 4 cicli di incontri nelle classi degli Istituti della Sardegna e della Emilia Romagna;
 5 seminari presso le Università di Agraria di Bologna e Sassari(4 a Bologna e 1 a Sassari).
Risultati che il Progetto intende realizzare
R.1 Informata La popolazione di Sardegna ed Emilia-Romagna sulle tematiche di sovranità alimentare, accesso alla terra, produzione e scambio sementi autoctone, agricoltura urbana, in una logica di cooperazione circolare che coniughi le esperienze di cooperazione internazionale con le maggiori novità associative nate nel settore agricolo, in seguito alla crisi economica
Azione 1. Organizzazione di due incontri ad hoc sulle tematiche della sovranità alimentare declinate secondo le parole chiave di agricoltura urbana, sementi, accesso alla terra e lotta allo spreco.
Nell’anno europeo di lotta allo spreco si organizzerà un primo evento di lancio a Bologna e uno di chiusura a Oristano. Entrambi gli eventi verranno organizzati seguendo la logica della multidisciplinarità e multiculturalità. In entrambi gli eventi si proporrà un offerta culturale, cinematografica, gastronomica, musicale. Nelle due giornate si organizzeranno anche incontri e conferenze sul modello di piccoli avvenimenti/caffè con un macro evento centrale alla presenza di relatori di fama internazionale .
Sempre all’interno degli stessi eventi vi saranno i produttori sardi ed emiliano-romagnoli che, assieme a produttori provenienti dai sud del mondo porteranno la loro testimonianza , ma organizzeranno anche stand gastronomici in grado di fare conoscere i prodotti biologici provenienti da realtà lontane.
Nei due eventi di Bologna e Oristano saranno presenti banchetti informativi sulle tematiche dell’accesso alla terra, sementi biologiche e autoctone e lotta allo spreco.
Gli eventi vedranno anche la proposta di laboratori specifici in grado di avvicinare la cittadinanza alle tematiche della sovranità alimentare nel nord e sud del mondo
Verranno svolti, inoltre, dei laboratori del gusto che avranno lo scopo di avvicinare la cittadinanza all’agricoltura urbana. Saranno costituiti, nelle città di Bologna e Oristano una rete di angoli di “scambio semi” sul modello del “book crossing”, allo scopo di informare, sensibilizzare, ma anche operativamente agire sulla questione delle sementi e della conservazione delle antiche varietà di ortaggi e frutta.
Accanto alla rete di seed crossing sarà creato una piattaforma web - sito/blog, forum di discussione, pagine e account su diversi social network, newsletter - anche collegata ad altri siti pubblici di argomento analogo (es. www.hortis-europe.net ), in cui i cittadini possano scambiarsi informazioni (quali semi ho messo/preso, come coltivare la tale varietà?, ecc.) e opinioni sul “seed crossing”.
Si lancerà un laboratorio/workshop di autocostruzione orto fuori suolo da balcone/terrazzo con materiale di scarto. (pallet, tubi da cantiere, bottiglie di plastica).
Durante la costruzione dell’orto saranno spiegati i principi dell’orticoltura fuori suolo, le esperienze di orticoltura urbana tramite
sistemi idroponici e della gestione ecologica dell’orto (lotta biologica).
Azione 2. Adesione ad almeno 7 eventi in Sardegna ed Emilia-Romagna, regioni che già ospitano diverse manifestazioni legate alla sovranità alimentare, alla cooperazione internazionale e ai diritti umani. Il Progetto si propone di portare le tematiche ad esso connessi in almeno 7 di questi eventi, dei quali 3 in Sardegna e 4 in Emilia-Romagna.
In ognuno di questi eventi si seguirà lo schema già proposto per i macro-eventi. Vi sarà un approccio assolutamente multidisciplinare che coniugherà cultura, musica, cibo, video e conferenze sulle tematiche del progetto. La presenza del progetto sarà comunque garantita per tutta la durata dei diversi festival tramite la presenza di specifici punti informativi e la partecipazione di relatori e attori significativi ad altri eventi non direttamente riconducibili al progetto
Azione 3. Realizzazione di un prodotto multimediale. Una troupe di film maker realizzerà delle riprese in Emilia Romagna e Sardegna e racconterà il problema dell’accaparramento dei terreni agricoli in un docufilm che verrà distribuito nelle scuole e a tutti gli stakeholders contattati durante il progetto.
R.2 Informate le classi di scuole elementari, medie e superiori e sensibilizzati gli studenti di due Facoltà di Agraria (Bologna e Sassari) sui temi della sovranità alimentare; sviluppato un modello educativo innovativo sulle tematiche in questione
Azione 1 Costituzione di una Comunità di Apprendimento che metta assieme l’esperienza di diverse realtà territoriali e settoriali al fine di proporre un modulo educativo ad hoc per diversi livelli scolastici (elementari, medie e superiori) sulle seguenti tematiche: lo squilibrio tra Nord e Sud del mondo; l’importanza del diritto al cibo e alla giusta alimentazione in tutto il mondo; lo sfruttamento delle risorse del pianeta praticato dai paesi del nord del mondo; le dinamiche del mercato globale e le conseguenze socio-economiche;i meccanismi che regolano la produzione, distribuzione e il consumo degli alimenti nel mondo; il valore della biodiversità.
Azione 2. Organizzazione di 12 incontri da 2 ore con i tirocinanti della facoltà di Scienza della Formazione di Bologna affinché, con metodologia partecipata e innovativa, diventino loro stessi i formatori che si recheranno nelle classi creando quindi un effetto domino e i presupposti per una reale sostenibilità futura.
Azione 3. Organizzazione di cicli di 4 incontri nelle classi (esperienze di agricoltura urbana, esperienze di agricoltura bio, cinema); i suddetti incontri e cicli avranno ognuno una specificità nata dall’esperienza e dall’interazione della Comunità di Apprendimento.
Azione 4. Organizzazione di 5 seminari (4 a Bologna e 1 a Sassari) presso le Università di Agraria che coinvolgano gli studenti sui seguenti temi:
1. Sementi: dalla conservazione alla gestione contadina delle risorse genetiche. Conservazione, uso, controllo delle sementi da parte dei contadini;sementi e diritti collettivi; sementi e base giuridica; gestione dell'agrobiodiversità.
2. Terra: accesso e controllo. Il mercato della terra, concentrazione e politiche pubbliche (PAC, liberalizzazione dei mercati e aggiustamento strutturale) . Accesso facilitato alla terra e agricoltura contadina. La terra non si vende: l'approccio di territorio dei popoli indigeni
3. Agricoltura urbana: Orti/giardini comunitari in ambiente urbano e il loro ruolo multifunzionale. Orti fuori suolo. Orti sui tetti e balconi, coltivare in casa, orti/giardini verticali. Orti giardini della biodiversità (corridoi ecologici). Apicoltura urbana. Piante fito-alimurgiche, il giardino dei sensi, piante aromatiche e loro possibile ruolo in ambiente urbano. Orti terapeutici: storia, evoluzione, applicazioni e tecniche. Tecniche di coltivazione in ambiente urbano e nozioni pratiche di orticoltura. Coltivazione in interni. Piante anti-inquinamento. Lampade LED ed ecologiche per la crescita delle piante. Gestione ecologica degli orti urbani e fuori suolo.
4. Lotta allo spreco: lo spreco alimentare: analisi dei dati sugli sprechi, valutazione degli impatti ambientali, nutrizionali economici. Quantificazione del fenomeno, promozione di policy di comportamento per la riduzione concreta dello spreco; aspetti normativi, logistici ed igienico sanitari per una corretta gestione e conservazione degli alimenti; campagne e comunicazione: che cosa può fare il consumatore e il cittadino per aderire alle campagne contro lo spreco e sensibilizzare gli stakeholder con cui entra in contatto; 2014, Anno Europeo contro lo spreco alimentare: iniziative italiane ed internazionali.
5. L’accaparramento della terra in Sardegna. L’illusione della green economy. Multinazionali nazionali ed internazionali sottraggono ettari di terra fertile per destinarli alla produzione di energia. La cementificazione del paesaggio e la perdita di patrimoni culturali e produttivi mettono a rischio la sopravvivenza di intere comunità. A fronte di questo la testimonianza e l’azione della società civile che si oppone con forza e determinazione alle dinamiche speculative sempre più diffuse.

Partenariato. Cefa Onlus; Overseas, Osvic

Il progetto è co-finanziato dal Ministero Affari Esteri