Il 5 aprilealle ore 18.00, presso il Centro Servizi Culturali di Oristano, in via Carpaccio 9, L’Osvic, presenta la proposta di Turismo Responsabile Kenya 2019.

Per il sesto anno consecutivo l’Organismo Sardo di Volontariato Internazionale Cristiano propone un itinerario finalizzato a promuovere un modo diverso di viaggiare…”a passo leggero”…nel rispetto di comunità e culture diverse, cercando di creare il minor impatto possibile nei contesti visitati.

Il viaggiatore responsabile non si accontenta di  vivere un’emozione passeggera  ma desidera tornare a casa con un’esperienza. Da consumatore passivo, prodotto egli stesso del mercato turistico, vuole diventare protagonista attivo, consapevole e competente.

Non gli interessa la proposta di un luogo inteso come oggetto di consumo ma cerca una narrazione che contenga anima e senso e che non si esaurisca nel corso della vacanza.

L’esperienza è la base dell’emozione e per fare esperienza è necessario l’incontro con l’“altro” con il suo  paesaggio, il suo mondo, nella consapevolezza che tutti siamo  figli delle stesse contraddizioni, pur essendo abitanti e interpreti di territori diversi.

La proposta Osvic di turismo responsabile si colloca all’interno di questo modello di viaggio “alternativo”: il nostro  slogan diventa essere viaggiatori.. ” a passo leggero…”, persone che cercano di lasciare una impronta sui territori visitati, appunto, non invasiva/invadente..ma attenta e rispettosa dei luoghi e delle persone che si conoscono.

Si viaggia in piccoli gruppi, si pernotta in strutture a gestione famigliare, si gusta il cibo del posto, si vedono le bellezze naturalistiche, si sta insieme alla gente del luogo in una esperienza di prossimità e di condivisione. Senza paure. Senza muri, combattendo stereotipi e pregiudizi.

Il valore  aggiunto della proposta Osvic consiste, inoltre,  nella visita a progetti di volontariato e cooperazione internazionale gestiti da associazioni e da missionari, spesso italiani, che da anni operano nel Paese africano, testimoniando quotidianamente prossimità “agli ultimi tra gli ultimi”.